Giorgio Giorgi
"C'è solo una cosa al mondo peggiore del far parlare di sé ed è il non far parlare affatto di sé"
La nuova proposta di mozione anti-discariche a Cingoli
...giĆ all'attenzione della Commissione provinciale "Ambiente" e alla conferenza dei capigruppo
IL CONSIGLIO PROVINCIALE
Richiamati:
- il Piano Provinciale dei Rifiuti approvato dal Consiglio Provinciale di Macerata nel Dicembre 2000;
- lo studio commissionato dall’Amministrazione Provinciale di Macerata all’Università degli Studi di Ancona - Dipartimento di Scienze dei Materiali e della Terra inerente la caratterizzazione utile alla localizzazione ottimale di impianti di smaltimento R.S.U., trasmesso al Comune di Cingoli, in data 07.09.2001;
- la mozione presentata dal sottoscritto consigliere provinciale nel 2001 avente ad oggetto: “la sospensione del procedimento di approvazione da parte della G.P. dello studio dell’Università di Ancona relativo all’individuazione delle aree idonee alla localizzazione ottimale di impianti di smaltimento rifiuti” (poi approvato con deliberazione di G.P. n. 345 del 26.10.2001), redatta sulla base delle seguenti motivazioni, ancora attuali e rafforzate dall’attuazione del Piano Provinciale Attività Estrattive di Macerata:
n nell’individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti di cui allo studio sopra richiamato ve ne sono, su 9 aree idonee, ben 3 nel territorio comunale di Cingoli, che è prevalentemente montano ed economicamente svantaggiato, nonché già sede di Comunità Montana, ove peraltro è assai difficile gestire tutti i servizi per i cittadini;
n le popolazioni montane, già private di molti servizi essenziali, come quelle dei Comuni di Cingoli, Apiro e Poggio San Vicino, hanno uguali diritti delle altre, più fortunate da un punto di vista geografico e non solo doveri;
n la Provincia non può invadere la competenza e ledere l’autonomia dei singoli Comuni e, pertanto, non può imporre delle scelte, ma “concertarle” con gli Enti interessati, attesi i suoi compiti di programmazione del territorio, coordinamento e assistenza agli enti locali facenti parte della Provincia, secondo il principio di sussidiarietà e del riequilibrio socio-economico del territorio provinciale;
n l’autonomia è quella particolare prerogativa di cui godono gli enti pubblici locali che consente l’esercizio del potere e la determinazione del proprio indirizzo politico-amministrativo in posizione indipendente rispetto allo Stato e agli altri enti territoriali intermedi, pur nell’ambito della legge;
n il Consiglio Comunale di Cingoli, nella seduta del 29.06.2001, con lo studio dell’Università di Ancona ancora in itinere, aveva chiaramente espresso l’indirizzo politico-amministrativo di rifiutare categoricamente l’eventuale dislocazione di una discarica nel territorio comunale di Cingoli, in quanto sede di Comunità Montana, caratterizzata da “emergenze” ambientali (es: dissesti idro-geologici) e da una consolidata naturale vocazione turistica;
n in particolare, nello studio dell’Università di Ancona vengono utilizzati dati che si afferma “dichiarati” dal Comune. Gli stessi, in realtà, sono stati meramente trasmessi dal Sindaco, benché forniti esclusivamente dalla Provincia di MC, che li ha dedotti , per quanto risulta allo scrivente, da elaborati del PRG in adeguamento al PPAR, che la stessa Provincia ha definito come inesatti, imprecisi e incompleti;
n lo studio in questione appariva all’epoca (e oggi ancor di più) inadeguato al territorio esaminato, in quanto mostra la macroscopica carenza di un’analisi dell’accessibilità dei siti individuati a livello di viabilità intercomunale, limitandosi ai soli aspetti locali e non tenendo in alcun conto il fattore costi-benefici, legato ai trasporti e alle comunicazioni a livello provinciale e regionale;
n infatti, lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Macerata, approvato dalla precedente Consiliatura e mai adottato, in modifica, da questa Amministrazione guidata da Silenzi, non prevede nuove infrastrutture viarie, né potenziamento delle esistenti che interessano il territorio comunale di Cingoli, anzi riserva per il medesimo un trattamento assolutamente “protezionistico” dell’ambiente e senza alcuna previsione di sviluppo produttivo o infrastrutturale;
n sempre il P.T.C. non prevede, nel caso di specie, insediamento di discariche di appoggio all’impianto del CONSMARI per il comune di Cingoli, né altro tipo di impianto di smaltimento, riciclaggio o trattamento, in quanto zona dell’entroterra maceratese a prevalente vocazione turistica, ambientale e paesaggistica;
n pertanto, lo studio de quo, qualora fosse funzionale all’attuazione del piano provinciale di gestione dello smaltimento dei rifiuti, potrebbe anche configurare un danno economico per la Provincia stessa. Detto piano prevede, infatti, l’individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani, sulla base delle previsioni del P.T.C., sentiti i Comuni, ai sensi degli artt. 4 della L.R. n. 28 del 23.10.1999 e 20 del D.Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997. Il P.T.C. approvato dall’Amministrazione Provinciale, invece, non ha previsto alcunché in materia di rifiuti per il Comune di Cingoli, né ha tenuto in debito conto quanto prescritto dall’art. 1 D.Lgs. n. 22/1997, che prevede tra le sue finalità quella di “contenere e razionalizzare i costi di gestione del ciclo dei rifiuti tramite interventi che, nel rispetto della protezione ambientale, garantiscano l’efficienza, l’efficacia ed economicità delle azioni”;
Considerato che, in data 26.05.2008, dopo aver perso anni per individuare un sito idoneo (ricordate la disponibilità prima data e poi, con il cambio di amministrazione e la nascita di comitati cittadini, negata dal Comune di Camerino?), dopo che gli uffici competenti della Provincia hanno chiesto più volte dal 2005 di adeguare il piano e lo studio ai cambiamenti intercorsi nel settore e forse sotto la “minaccia” di commissariamento da parte del Presidente Silenzi, il COSMARI ha deliberato di:
“dare mandato al Presidente e al C.d.A. del COSMARI di procedere, con la massima celerità a porre in essere tutti gli atti necessari per la progettazione e la realizzazione della prossima discarica di appoggio a quella di Piane del Chienti nel sito del Comune di Cingoli, in Loc. Fosso Mabiglia”, secondo un determinato crono-programma e mediante la conclusione di un apposito Accordo di Programma;
Rilevato che il suddetto sito si trova in zona vincolata ai sensi della Legge n. 431/85 (c.d. legge Galasso), in ambiti di tutela “integrale” stabiliti dal PPAR, con corsi d’acqua di classe 2^ e 3^ e crinali di classe 2^, a 500 metri da agriturismi e aziende agricole di alta qualità, dalla frazione Botontano (in cui vi è anche la villa storica - dimora storica con parco - oggi agriturismo della famiglia Castiglioni, che ha dato i natali al papa cingolano Pio VIII) e a poco più di 2 km dall’importante struttura turistico-ricettiva del centro vacanze “VerdeAzzurro” di S.Faustino, con oltre 60 milioni di euro di investimenti, unica nel suo genere per la nostra Provincia; oltre tutto, dovrebbe essere ben conosciuto lo stato di “calvario per la viabilità” in cui versa la S.P. Cingolana, che sopporta anche il costante transito dei camion da e per le cave situate nel territorio e autorizzate sulla base del regolamento attuativo PPAE nel frattempo intervenuto (Cingoli ha più del 70% dei siti estrattivi della ns. Provincia): sovraccaricando il rilevante traffico pesante con i mezzi che andranno ad “abbancare” i rifiuti, verranno esasperati i disagi per gli automobilisti e per gli abitanti delle popolose e importanti frazioni di Troviggiano, Botontano e Grottaccia; pertanto, Cingoli, in termini di contributo ambientale ha dato (basti pensare alla Diga di castreccioni negli anni ’80…) e sta dando tantissimo rispetto ad altre realtà della ns. Provincia, senza peraltro ottenere adeguate “compensazioni”, il nostro paesaggio è tra i più belli della Regione, ma la “scellerata” politica provinciale di Macerata ed Ancona lo sta trasformando in un “immondezzaio” senza precedenti, alla faccia dello sviluppo eco-sostenibile tanto proclamato e alle politiche di sviluppo turistico legate all’ambiente e alle sue peculiarità: intere montagne stanno scomparendo inesorabilmente, compromettendo gravemente gli eco-sistemi naturale ed ora andiamo ad aggiungere una discarica, che appesantirà in maniera inaccettabile, il già gravoso tributo in termini ambientali che il nostro Comune paga quotidianamente;
Richiamata la precedente mozione del sottoscritto consigliere, datata 29.05.2008, poi ritirata in sede di discussione consiliare nell’Estate scorsa per addivenire ad un diverso documento condiviso che avrebbe avuto la maggioranza consiliare per essere formalmente approvato in questo autunno 2008;
Richiamata, altresì, la deliberazione del C.d.A. del COSMARI n. 88 del 17.09.2008, con la quale veniva approvato il bando di gara per l’affidamento della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva della discarica per rifiuti non pericolosi in Loc. Fosso Mabiglia del Comune di Cingoli, con contestuale adozione di provvedimenti attuativi del crono-programma in precedenza citato, “ferme restando le tutele per il consorzio di sospensione dell’incarico in caso di sospensione nella progettazione dell’opera nelle varie fasi: ricorsi giudiziari e mancata autorizzazione alla realizzazione o altri fatti e circostanze che potrebbero non consentire il completamento dell’incarico affidato”;
Dato atto che l’ordinanza del TAR Marche, depositata il 22.09.2008 n. 00479/2008, che ha respinto la domanda di “sospensiva” richiesta nei 4 ricorsi presentati da Comune di Cingoli, Comitato civico spontaneo “Campagna pulita” e altri privati relativamente al fumus boni iuris non si è pronunciata, ma si è basata sulla mancanza dell’attualità dei danni gravi e irreparabili con l’impugnato provvedimento dell’Assemblea generale del COSMARI di individuazione del sito; quanto sopra nonostante i diversi profili di legittimità evidenziati nella suddetta deliberazione e, in particolare, i vizi dell’eccesso di potere e della violazione di legge per erroneità dei presupposti e travisamento dei fatti, illogicità manifesta e carenza di motivazione, nonché per disparità di trattamento e ingiustizia manifesta, in quanto è stato scelto, sulla base di parametri “soggettivi” di discrezionalità tecnica e amministrativa, il sesto dei nove siti di cui all’apposita graduatoria (approvata con deliberazione di G.P. n. 345/2001) per la localizzazione ottimale della discarica di appoggio al COSMARI;
Rammentato, pure, che è ancora assai concreto il rischio della realizzazione della discarica della Provincia di Ancona a Filottrano, comune confinante con Cingoli (vicinissima ai nostri confini territoriali in Loc. Saltregna e a 600 metri in linea d’aria dal centro vacanze - acquaparco “Verde Azzurro”, che quest’anno ha fatto registrare ben 22.000 presenze nei suoi circa 500 posti-letto, di cui 17 mila stranieri!) per la quale l’Amministrazione comunale cingolana ha già fatto ricorso al TAR (a Marzo 2009 ci sarà la sentenza nel merito) e contro la cui ipotizzata realizzazione è stata presentata dal sottoscritto consigliere un’altra analoga mozione, datata 16.12.2005;
Esaminata la verbalizzazione della discussione con tutti gli interventi dell’audizione del Sindaco, dei capi-gruppo consiliari di Cingoli e dei rappresentanti del comitato civico “Campagna pulita”, avvenuta in occasione dell’apposita seduta della Commissione Consiliare VI del 30.10.2008, convocata dal Presidente Maggini;
Visti il T.U.E.L. e la L.R. n. 28/1999 che disciplina, a livello regionale, la materia dei rifiuti in attuazione del D.Lgs. n. 22 del 5 febbraio 1997 (c.d. Decreto Ronchi) già richiamato, oggi modificato e confluito nel D.Lgs. n. 152/2006;
Visto il D.Lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003 e in particolare l’allegato 1 al numero 1.1;
Richiamati i principi fondamentali dell’ordinamento degli enti locali di sussidiarietà e di autonomia (artt. 3 e 4 T.U.E.L.), nonché i criteri di equità e riequilibrio socio-economico del territorio provinciale;
con la presente MOZIONE:
impegna il Presidente della Provincia e la Giunta Provinciale, a prescindere dagli eventuali profili di illegittimità della deliberazione dell’Assemblea del COSMARI assunta in data 26.05.2008 e dei conseguenti provvedimenti sopra indicati, a fare propria, per quanto di competenza, la linea emersa nel corso della seduta della Commissione Consiliare Provinciale VI del 30 Ottobre scorso ed in particolare per i motivi sopra esposti:
1) l’assoluta indisponibilità e la netta contrarietà dell’intero Consiglio Provinciale, oltre che di quello di Cingoli, ad ospitare ai confini del territorio comunale cingolano (in Loc. Saltregna) una “mega-discarica” della Provincia di Ancona (circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti da abbancare “tal quale”), che comunque può già contare su altri 10 siti idonei;
2) attivarsi, in tempi molto ristretti e per scongiurare l’emergenza, ad individuare un sito alternativo a quello di Fosso Mabiglia, “extra-graduatoria” (e non extra-piano provinciale rifiuti) approvata con atto di G.P. n. 345/2001, per realizzarvi la discarica di appoggio all’impianto del CONSMARI, anche mediante appositi studi di fattibilità su macro-aree di Comuni che hanno offerto più o meno informalmente la propria disponibilità, al di fuori di quei siti oggetto dell’inattuale studio commissionato all’Università di Ancona nella precedente Consiliatura, ben 8/10 anni fa e magari scegliendo, ai sensi delle vigenti normative d’indirizzo statali, regionali e provinciali in materia, zone già degradate e compromesse sotto il profilo ambientale, sempre concertando le prossime azioni con tutte le forze sociali, produttive e politiche e condividendo le future scelte con la popolazione e l’amministrazione comunale interessata.
Cingoli - Macerata, lì 10 Novembre 2008
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE PROPONENTE
Dott.G.giorgi
Postato da Giorgio Leggi tutto Commenti (1) 13:43:54 - 2008-11-18