IL PROGRAMMA POLITICO-ELETTORALE DELL'U.D.C.

I nostri valori non sono in vendita...

Giorgio Giorgi

Non di soli diritti vive l’uomo. Eppure l’Italia di oggi è un Paese nel quale ognuno sa di poter rivendicare un diritto ma pochi sanno di dover rispettare un dovere. Una democrazia è sana, invece, solo se vive un grande equilibrio tra diritti e doveri”.

Pier Ferdinando Casini

L’UDC rivendica con orgoglio la sua natura di partito laico di ispirazione cristiana che fa riferimento alla dottrina sociale della Chiesa e informa la sua azione ai principi del bene comune, della solidarietà e della sussidiarietà, applicati alla moderna società. In quest’ottica rivendica con forza il:

-Rispetto della vita, dal concepimento alla morte naturale.

-Rispetto della dignità della persona umana, con particolare riguardo ai diritti costituzionalmente garantiti della salute, del lavoro, dell’iniziativa economica, dell’istruzione, della libertà personale e del giusto processo.

-Rispetto della libertà religiosa, con particolare considerazione per la nostra identità cristiana, frutto della storia e della tradizione italiana.

-Rispetto della famiglia, intesa come società naturale fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna.

-Rispetto della libertà di educazione dei genitori.

-Rispetto delle comunità intermedie tra lo Stato e il cittadino, con particolare riguardo alle autonomie locali e alle associazioni di volontariato.

1. ISTITUZIONI

2. SVILUPPO ECONOMICO

3. SICUREZZA E GIUSTIZIA

4. FAMIGLIA E AFFARI SOCIALI

5. SCUOLA E GIOVANI

6. LAVORO E PREVIDENZA

7. ENERGIA, AMBIENTE E AGRICOLTURA

8. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

9. SANITA’

10. POLITICA ESTERA



1. ISTITUZIONI

2. SVILUPPO ECONOMICO

3. SICUREZZA E GIUSTIZIA

4. FAMIGLIA E AFFARI SOCIALI

5. SCUOLA E GIOVANI

6. LAVORO E PREVIDENZA

7. ENERGIA, AMBIENTE E AGRICOLTURA

8. INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

9. SANITA’

10. POLITICA ESTERA

1 ISTITUZIONI

La Costituzione necessita di un aggiornamento, non di uno stravolgimento.

Va mantenuta la forma di governo parlamentare, razionalizzando quegli aspetti che, alla luce dell’ esperienza, si sono rivelati inadeguati.

A tal fine occorre:

-Superare il bicameralismo paritario, che è ormai solo fonte di duplicazioni di procedure e di lentezze; il Senato potrà divenire l’ assemblea di rappresentanza delle regioni e di raccordo tra centro e periferia;

-diminuire il numero dei parlamentari;

-conferire maggiore stabilità al Governo attraverso la previsione della sfiducia costruttiva;

-rafforzare la posizione del Governo in Parlamento attraverso la previsione di procedure che diano tempi certi all’ attuazione del suo programma (riforma dei regolamenti parlamentari);

-definire un efficace “statuto dell’ opposizione” che le conferisca concreti poteri di controllo sull’ operato del Governo;

- abbassare a 16 anni l’età richiesta per esercitare il diritto di elettorato attivo nelle elezioni amministrative.

Regioni:

-Rivedere il riparto di competenze tra Stato e regioni riportando alcune materie come le grandi reti di trasporto,

l’energia, le comunicazioni, le professioni alla competenza dello Stato;

-prevedere una clausola (c.d. di supremazia), per tutelare l’ unità giuridica ed economica della repubblica e per garantire un uniforme godimento dei diritti costituzionali; lo Stato potrà superare

l’ordinaria divisione di competenze e intervenire con una sua legge destinata a prevalere su eventuali diverse disposizioni regionali;

-attuare il c.d. federalismo fiscale, attribuendo responsabilità alle regioni, ma salvaguardando la necessaria solidarietà tra quelle ricche e quelle povere;

- diminuire il numero dei componenti dei Consigli regionali;

E’ necessario semplificare la struttura istituzionale sopprimendo organi che non rispondono più a reali esigenze. Si propone, pertanto, la soppressione delle Province, le cui competenze possono essere ripartite tra Comuni e Regioni, la riduzione delle comunità montane e delle circoscrizioni, l'accorpamento dei piccoli comuni e la soppressione del Consiglio nazionale dell’ economia e del lavoro, le cui attribuzioni non appaiono essenziali e rispondenti alla logica delle relazioni all’ interno del mondo del lavoro e delle imprese e tra questo e gli organi di indirizzo politico.

Un’apposita Assemblea, da eleggere con metodo proporzionale, procederà alle riforme costituzionali.

2 SVILUPPO ECONOMICO

In un sistema ad economia sociale di mercato, la produzione della ricchezza deve essere assolutamente libera, sorretta dall’iniziativa privata e dalla libera scelta del consumatore.

Lo Stato deve creare le condizioni per una maggiore competitività:

• Modernizzazione del sistema delle regole:

-Riforma delle associazioni e fondazioni, (strumenti operativi del terzo settore, del sistema bancario, culturale, sanitario…).

- Riforma delle professioni (risorsa dell’economia della conoscenza), garantendo l’autonomia delle Casse di Previdenza.

• Diminuzione della pressione fiscale:

-Per i redditi da lavoro dipendente: recupero a vantaggio del lavoratore di parte delle trattenute fiscali e previdenziali, in particolare per le retribuzioni incentivanti (straordinari, premi di produttività e risultato…).

-Adeguamento delle aliquote al costo della vita: gli scaglioni di reddito vanno riparametrati al potere d’acquisto.

- Detassazione a regime degli investimenti per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo precompetitivo.

-Cedolare secca: istituzione di una cedolare secca del 20% sugli affitti per favorire l’emersione dei contratti illegali ed il ripristino della redditività dei canoni di locazione, prevedendo agevolazioni per le giovani coppie in termini di detrazioni degli interessi sui mutui; introduzione di una parziale detrazione del canone per i nuclei familiari in base al reddito ed al numero dei componenti.

-Aumento delle aliquote e del massimale delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie.

-Lotta all’evasione non con atteggiamenti vessatori, ma attraverso l’introduzione del “contrasto di interessi” tra contribuenti, con la previsione della detraibilità dalla dichiarazione dei redditi di una parte significativa di spese documentate e qualificate. La cifra vantata da Prodi di 20 miliardi di Euro recuperati è di pura fantasia (Luca Ricolfi la stima in 1,7 miliardi): il c.d. extragettito di 20 miliardi di Euro non si è tradotto in sgravi per i contribuenti ed è stato dissipato in spese improduttive.

-Rispetto rigoroso dello Statuto del Contribuente, specie al fine di evitare imposte retroattive.

-Pax fiscale: dopo il riordino fiscale impegno a non modificare le norme per almeno due anni.

-Studi di settore: chiara natura di presunzione semplice, revisione dei parametri in base alle specificità territoriali e settoriali, modificabilità triennale concertata.

• Riduzione della spesa pubblica

Livello Centrale: il problema della spesa pubblica non è la quantità ma la qualità.

- Attribuzione al Ministro del potere di spesa e assunzione della relativa responsabilità politica.

- Congelamento delle spese correnti primarie per la Legge

Finanziaria 2009.

-Eliminazione della Legge Finanziaria puramente “incrementale” e sostituzione con una legge di bilancio sul modello privatistico, con l’obiettivo di porre merito e risultato al centro del sistema di spesa.

-Dismissioni di partecipazioni e di patrimonio immobiliare (previa rivalutazione) dello Stato e degli Enti Locali. Destinazione dei proventi alla riduzione del debito pubblico e della conseguente spesa per gli interessi.

-Rivalutazione dei canoni dei beni demaniali.

Livello Periferico

-Blocco delle addizionali regionali e comunali Irap e Irpef.

• Liberalizzazione dei mercati dei servizi pubblici essenziali:

- Più erogatori di servizi in concorrenza vera tra loro (rottura dei monopoli).

- Più trasparenza nelle tariffe per poter scegliere l’offerta migliore.

- Più tutela del cittadino consumatore, anche attraverso il rafforzamento del ruolo delle autorità indipendenti.

-Separazione della proprietà pubblica delle reti e della gestione del servizio.

-Introduzione di gare pubbliche aperte come unica modalità di affidamento della gestione del servizio pubblico locale.

-Incentivazione agli enti locali che escano dal capitale azionario delle società che gestiscono i servizi pubblici locali.

• Valorizzazione del ruolo economico e sociale delle Piccole e Medie Imprese e dei lavoratori autonomi.

• Riconoscimento di soggettività giuridica e fiscale ai distretti industriali.

• Riforma degli incentivi della legge 488/92, introducendo il credito di imposta.

Semplificazione burocratica

- Introduzione generalizzata dello “sportello unico” e del silenzio/assenso in tutte le possibili procedure amministrative per eliminare costi e vincoli ingiustificati.

- Adozione generalizzata della fatturazione elettronica nella Pubblica Amministrazione.

Mezzogiorno

Il Mezzogiorno non ha bisogno di ricette diverse da quelle del resto del Paese ma, in relazione alle sue criticità, necessita di un’attenzione particolare sul versante dell’accesso al credito (rafforzamento del sistema di confidi e assistenza alle imprese nella certificazione del rating), della riforma degli incentivi, delle infrastrutture (ponte sullo Stretto), dei poli tecnologici di ricerca internazionali (per attrarre e valorizzare “cervelli”).

3 SICUREZZA E GIUSTIZIA

SICUREZZA:

E’ un nostro dovere rendere la vita dei cittadini più sicura. Le priorità sono: potenziare gli strumenti a disposizione delle Forze dell’Ordine, aumentare i controlli sull’immigrazione e incentivare l’integrazione difendendo fortemente la nostra identità.

• Immigrazione extracomunitaria controllata e condizionata alla disponibilità di lavoro, abitazione e regolarizzazione fiscale.

• Accoglienza e integrazione nel rispetto non solo della nostra legge ma anche della nostra cultura e tradizione.

• Maggiore flessibilità del contratto di soggiorno, attraverso il suo adeguamento alle nuove tipologie contrattuali previste dalla Legge Biagi.

• Promozione della formazione professionale dei lavoratori extracomunitari.

• Previsione di una effettiva e celere espulsione degli stranieri autori di reati.

• Diritto di voto per i cittadini extracomunitari nelle elezioni amministrative, a condizione che siano in regola con la fiscalità e residenti da almeno 5 anni.

• Accentuazione del ruolo di raccordo del Prefetto tra le autonomie locali e tra queste e lo Stato.

• Lotta senza quartiere alla c.d. microcriminalità, al traffico di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione e alla

riduzione in schiavitù.

- Ripristino degli stanziamenti di bilancio precedenti alle ultime due finanziarie del Governo Prodi a favore delle Forze dell’Ordine, di cui si riconosce l’insostituibile funzione di presidio della legalità; in particolare:

-riordino delle carriere in linea con gli altri paesi europei;

-riconoscimento della specificità professionale per remunerare adeguatamente il rischio e il disagio derivante dall’attività di servizio;

-reperimento delle risorse il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sicurezza e difesa per il biennio 2008/2009;

-contrattualizzazione della dirigenza delle Forze di Polizia;

- nuova normativa in materia di vigilanza privata e sicurezza complementare (con particolare riferimento alla sicurezza degli stadi e degli edifici scolastici).

GIUSTIZIA:

Non ci interessano le polemiche tra operatori della Giustizia ma il risultato: la risposta di Giustizia deve essere certa e rapida.

• Riorganizzazione della geografia giudiziaria secondo parametri minimi di funzionalità.

• “Rottamazione” delle cause civili: incentivazione delle conciliazioni delle cause pendenti attraverso bonus fiscali.

• Ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie tramite gli organismi di conciliazione (introduzione della conciliazione anche per le liti condominiali).

• Introduzione di sanzioni significative per chi agisce o resiste in giudizio in modo palesemente infondato.

• “Se lo puoi arrestare, lo puoi giudicare”: contestualità di giudizio tra libertà e colpevolezza; collegialità nei giudizi sulla libertà personale; incentivazione del giudizio con il rito immediato e per direttissima.

• Certezza della pena: il giudice del giudizio decide anche le modalità di esecuzione della pena; sfoltimento delle misure alternative al carcere, limitate a casi tassativi dopo aver scontato effettivamente almeno 2/3 della pena; introduzione del rito abbreviato su richiesta del PM per i reati meno gravi e contravvenzionali.

• Responsabilità del PM per l’esercizio dell’azione penale.

• Semplificazione dei riti civili e penali con attribuzione al giudice della responsabilità della ragionevole durata del processo e l’adozione di protocolli di gestione e programmazione delle udienze.

• Riforma della Sezione Disciplinare del CSM come organo esterno composto di personalità indipendenti.

• Attribuzione alla Polizia Giudiziaria di un reale potere di indagine e di investigazione, fissando termini perentori per la durata delle indagini preliminari.

• Utilizzo per le notifiche del domicilio del difensore con posta elettronica, garantendo il diritto di difesa ma evitando le lungaggini processuali.

• Esclusione del giudizio abbreviato e dell’applicazione della pena su richiesta delle parti per i reati più odiosi (violenza sulle donne, violenza sessuale, reati legati alla pedofilia).

4 FAMIGLIA E AFFARI SOCIALI

• Riconoscimento alla famiglia del ruolo di soggetto tributario. Bonus e detrazioni per attività del nucleo familiare in proporzione al numero di componenti (con agevolazioni aggiuntive per la presenza di diversamente abili e di non autosufficienti): badanti, colf, asili nido e scuole, libri e mense scolastiche, attività sportive, corsi di studio all’estero, detassazione delle borse di studio, agevolazioni per l’avvio di imprese familiari, spese mediche detraibili al 100% senza tetto...

• Incremento degli assegni familiari per ogni figlio a carico.

• Conciliazione dei tempi di lavoro con la vita quotidiana familiare.

• Esenzione dei contributi per le imprese che assumono lavoratori delle fasce deboli, previa formazione professionale.

• Introduzione di incentivi fiscali per le imprese che assumono lavoratori di età superiore a 40 anni.

• Casa

Il problema della casa è grave per tante famiglie e soprattutto per le giovani coppie. I prezzi corrono più velocemente delle retribuzioni medie, in particolare per il significativo aumento del valore delle aree.

-Concessione di nuova capacità edificatoria subordinata alla destinazione di una quota a residenza sociale con canone calmierato o vendita agevolata con preferenza per le giovani coppie.

-Esenzione dall’ICI per le abitazioni locate a canoni concertati.

-Aumento delle detrazioni fiscali per gli interessi dei mutui destinati a prima casa secondo l’entità del nucleo familiare.

· Contrasto alla povertà

Piano condiviso di lotta alla povertà, con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e sociali. I poveri sono 7.6 milioni, l’11% del totale delle famiglie italiane, e il tasso di povertà non cala senza considerare i picchi di povertà che si registrano nel Mezzogiorno, nelle famiglie numerose e in quelle con disoccupati o anziani soli, mentre lo stesso ceto medio sta scivolando verso i confini della povertà.

· Legge 194

Condivisione della “moratoria” sull’aborto in sede internazionale, evitando strumentalizzazioni politiche in sede nazionale. La legge 194 può essere migliorata nella parte relativa alla prevenzione e ai consultori familiari e adeguata al progresso della ricerca scientifica.

• 5 per mille

Destinazione stabile del 5 per mille delle imposte a favore delle iniziative del terzo settore secondo la libera scelta del contribuente.

5 SCUOLA E GIOVANI

L’istruzione è un capitolo fondamentale degli investimenti pubblici e del dinamismo sociale.

• La scuola va rifondata attraverso:

-Introduzione di una valutazione rigorosa sul merito dei docenti e degli studenti, con attribuzione di risorse economiche più adeguate.

-Garanzia della libertà di educazione della famiglia, attraverso la graduale introduzione del “buono scuola”.

-Introduzione di un sistema seriamente premiale per gli studenti capaci e privi di mezzi.

-Stop all’istituzione di nuovi Atenei per contrastare la “liceizzazione” dell’Università; incentivazione dell’ingresso di giovani ricercatori, sulla base di criteri meritocratici, in modo da abbassare l’età media del corpo docente e favorire la circolazione dei docenti negli Atenei; potenziamento della rete dei campus universitari.

-Semplificazione e riduzione dei percorsi formativi con una accentuazione della cultura di base (lingua italiana e straniere, informatica, storia e materie scientifiche).

• La ricerca scientifica è garanzia di competitività in quanto

valore aggiunto in termini di qualità e novità dei prodotti:

- Incremento del finanziamento pubblico in ricerca e previsione di una quota riservata a giovani ricercatori e a gruppi che si consorzino su progetti strategici, incentivando con sgravi fiscali l’investimento privato nella ricerca.

-Occasioni per i giovani di contagio con culture e saperi internazionali (incentivo degli stages esteri e dei progetti Erasmus).

-Ridefinire i profili e le specificità della laurea triennale e magistrale, anche in relazione ai possibili sbocchi professionali.

-Programmazione del numero degli studenti in tutte le facoltà universitarie (laurea magistrale) e potenziamento dell’orientamento preuniversitario finalizzato alla futura occupazione.

-Modifica dei criteri di finanziamento degli Atenei, rapportati non solo al numero degli iscritti e dei laureati ma all’attività di ricerca.

-Collegamento della scuola con il mondo del lavoro. Stages in tre fasi: ingresso per i giovani provenienti dalle scuole superiori e dall’università in azienda per un mese; accesso dei migliori ad un contratto a tempo determinato di un anno; selezione per assunzione a tempo indeterminato con dote fiscale a favore dell’impresa per almeno cinque anni.

· SPORT

Riconoscimento della funzione sociale ed educativa dello sport rispettando la sua autonomia e garantendo adeguate risorse, nel quadro di una proposta di “buon governo” dello sport.

6 LAVORO E PREVIDENZA

• Il sistema previdenziale deve tenere conto dell’aumento della vita media e delle necessità delle giovani generazioni su cui non si può far gravare solo il peso del mantenimento dei propri genitori.

- Previsione della tutela previdenziale riservata non solo alle tradizionali categorie protette ma estesa ai lavoratori atipici, tenendo conto della specificità delle singole tipologie.

• Sicurezza sul lavoro:

passaggio da una normativa formale (produzione di carta) ad una sostanziale tutela del lavoratore dai rischi concreti, con la definizione di un preciso regime di doveri e responsabilità dell’impresa e del lavoratore e con l’attivazione di più efficaci controlli.

• Detraibilità delle spese sostenute dall’impresa per l’adeguamento alla normativa sulla sicurezza.

• Occupazione giovanile e femminile: legislazione più favorevole (dal credito di imposta alla riduzione degli oneri contributivi).

• Riforma del sistema contrattuale valorizzando la contrattazione decentrata.

• Cooperazione:

-Garanzia e valorizzazione del ruolo della cooperazione.

-Stabilità dell’attuale legislazione del settore.

-Verifica puntuale della permanenza dei requisiti della mutualità prevalente.

• Artigianato:

-Riduzione dei premi assicurativi I.N.A.I.L.;

-revisione del sistema di formazione obbligatoria anche mirata all’apprendistato.

7 ENERGIA, AMBIENTE E AGRICOLTURA

• Semplificazione della normativa vigente e riordino delle competenze in materia di energia. Il “federalismo energetico” non può essere diritto di veto ma assunzione di responsabilità.

• Diversificazione delle fonti di energia:

-Rilancio, anzitutto a livello di studio, della produzione di energia nucleare e riattivazione del patrimonio scientifico e tecnologico esistente.

-Diffusione e semplificazione degli incentivi per l’impiego delle fonti rinnovabili: sole, vento, biomasse (vegetali e rifiuti), riducendo l’impatto ambientale.

-Promozione ed incentivazione della diffusione di energia prodotta da privati mediante piccoli-medi impianti alimentati da fonti rinnovabili.

-Promozione della produzione congiunta di energia elettrica e calore nei singoli edifici.

-Aumento del numero di rigassificatori.

- Trasformazione dei rifiuti da problema a risorsa mediante la costruzione di termovalorizzatori.

• Promozione dell’innovazione tecnologica e dell’efficienza energetica volta alla riduzione complessiva del costo dell’energia.

- Sviluppo di una nuova capacità produttiva di energia elettrica privilegiando progetti di ristrutturazione di impianti esistenti.

-Promozione dell’efficienza energetica e del risparmio energetico a lungo termine, incentivando la certificazione energetica degli edifici e il miglioramento dell’efficienza energetica dei trasporti (specialmente urbani).

-Previsione di strumenti finanziari per attrarre investimenti in progetti di efficienza energetica e nelle società che forniscono servizi energetici.

-Potenziamento della capacità e dell’efficienza delle reti di distribuzione dell’energia e, in particolare, delle reti di interconnessione che trasportano e distribuiscono energia collegando più paesi europei.

· Agricoltura

Restituire all’agricoltura il ruolo di settore “primario” sotto il profilo economico di difesa del territorio e di incremento delle produzioni di qualità, attraverso:

-Maggior protagonismo dell’Italia a livello comunitario ed internazionale per garantire l’equilibrio tra i diversi sistemi produttivi e la stabilità delle norme, delle condizioni di mercato e degli strumenti di sostegno.

-Recupero della competitività favorendo l’aumento delle dimensioni aziendali, il marketing di filiera, la concentrazione dell’offerta di prodotti e l’innovazione tecnologica.

-Tutela del made in Italy dall’agropirateria.

-Incremento della diffusione degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione; promozione dei prodotti verdi nella grande distribuzione.

8 TRASPORTI E INFRASTRUTTURE

Nel nostro Paese i Trasporti e la Logistica valgono il 13% del PIL, danno lavoro a 1.000.000 di persone e incidono per il 20% dei costi di produzione. Trasporti e Logistica sono tra i fattori più importanti della competitività del nostro sistema economico, ma negli ultimi vent’anni sono stati rallentati da scelte populistiche e da veti localistici.

• Ripristino della Legge Obiettivo (eliminazione dei diritti di veto localistici).

• Realizzazione delle Grandi Reti di Trasporto su rotaia, in particolare TAV e TERZO VALICO, per inserire il nostro Paese nel grande mercato dell’Europa allargata.

• Realizzazione di un piano dei Porti per dare all’Italia un ruolo centrale nel traffico del Mediterraneo e previsione di vere e proprie “autostrade del mare”.

• Ammodernamento e ristrutturazione della nostra rete autostradale per dare maggiore sicurezza e scorrevolezza al traffico merci e passeggeri. Riconciliare la normativa del settore con quella comunitaria.

• Incentivazione del trasporto merci su rotaia.

9 SANITA’

• Riaffermazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con le sue caratteristiche originarie di universalità e solidarietà.

• Centralità del cittadino – paziente che deve essere posto concretamente nelle condizioni di scegliere liberamente il proprio medico e il luogo di cura.

• Valorizzazione del carattere misto degli erogatori delle prestazioni del SSN, sia di diritto pubblico che di diritto privato, basato su un rapporto di emulazione delle esperienze di eccellenza e di vera competizione sul piano dell’efficienza e della qualità.

• Effettiva terzietà del ruolo delle ASL, in modo da premiare i servizi migliori in termini di costi economici e di benefici per la collettività. Le attuali ASL, allo stesso tempo programmatori, erogatori, controllori, controllati e pagatori, a danno della qualità e dell’efficienza, non garantiscono una competizione corretta.

· Programmazione, che oggi non viene esercitata, con due semplici e raggiungibili obiettivi:

a) una rete ospedaliera efficiente che ottimizzi le risorse economiche ed umane presenti sia nel pubblico che nel privato, eliminando le strutture superflue;

b) il contenimento della spesa mediante una accorta politica delle tariffe.

• Previsione, per il Medico di Famiglia di un attività ambulatoriale e domiciliare programmata; integrazione della Guardia Medica, attiva in maniera continua con il servizio 118; revisione della struttura del compenso del Medico di Famiglia per aumentarne l’indipendenza decisionale.

• Tener fuori la politica dalle scelte di carriera dei medici: previsione di un concorso nazionale per i Direttori Generali, con graduatoria unica cui attingere per le nomine regionali.

10 POLITICA ESTERA

• ATLANTISMO ED EUROPEISMO.

Riaffermare il doppio binario atlantico ed europeo: da un lato l’amicizia storica con gli Stati Uniti, dall’altro la sua collocazione nell'ambito dell'Unione Europea.

• INTEGRAZIONE EUROPEA.

Rilanciare con forza e convinzione il processo di integrazione europea, in linea con l’opera dei padri fondatori, sia in considerazione dei vincoli monetari, sia nella prospettiva di un vero e proprio “federalismo europeo”. Affrontare la sfida dei crescenti flussi migratori e le dinamiche competitive della globalizzazione (politica ed economica), con la consapevolezza della propria identità storica e delle comuni radici giudaico-cristiane.

• SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE.

L’Italia deve assumersi le proprie responsabilità di grande nazione anche in termini di protagonismo per la pace e lo sviluppo (militare e tecnico di cooperazione), in particolare nell’ambito delle organizzazioni multilaterali internazionali.

Vogliamo un’Italia che sappia prendere l’iniziativa e non si limiti a subire quelle altrui.

• SICUREZZA E LOTTA AL TERRORISMO.

Rigorosa e intransigente lotta al terrorismo, senza concessioni a organizzazioni che non abbiano ripudiato in modo chiaro e assoluto i metodi terroristici.

• IMMIGRAZIONE.

Prosecuzione e intensificazione della politica di negoziato e cooperazione con i Paesi di provenienza dei flussi migratori, per stroncare all’origine la tratta dei clandestini.

• ITALIANI ALL’ESTERO.

Il sostegno ai nostri connazionali all’estero non può limitarsi all’attribuzione del diritto di voto o a singoli interventi nel solco di una vecchia concezione assistenzialista; deve invece rientrare in un'azione di supporto politico, economico e culturale ad ampio raggio alle nostre comunità nel mondo.

Postato da Giorgio Leggi tutto Commenti (1) 01:05:30 - 2008-03-20